La ricerca psicolinguistica ha finora osservato l’effetto della posizione degli affissi sulla processazione concentrandosi sull’opposizione tra forme prefissate e suffissate. Come è noto, tuttavia, prefissazione e suffissazione non sono realizzazioni speculari dello stesso processo derivazionale, dato che si differenziano per aspetti funzionali, semantici, distribuzionali e quantitativi. L’asimmetria osservata nella processazione delle parole prefissate e suffissate non può quindi essere ricondotta unicamente a fattori posizionali (cioè alla posizione relativa dell’affisso e della base e alla direzione da sinistra a destra della processazione degli stimoli visivi). Il progetto si propone quindi di indagare se, e in quale misura, entrino in gioco anche elementi funzionali nell’elaborazione di queste parole. A tal fine, si è deciso di osservare la processazione di verbi complessi ottenuti in italiano attraverso il ricorso ai processi morfologici della suffissazione (it. veloce > velocizzare) e della parasintesi (it. grasso> ingrassare). L’analisi di questi due processi è sembrata più utile per individuare il peso dei fattori posizionali dato che il risultato del processo morfologico è funzionalmente equivalente (verbi denominali o deaggettivali), ma la modificazione formale della base agisce in posizioni diverse, ossia al margine destro per la suffissazione e ad entrambi i margini nel caso della parasintesi. Ci aspettiamo che i risultati possano contribuire a chiarire l’interazione tra fattori posizionali e funzionali.