Luigi Pirandello e l'Avanguardia teatrale tra XX e XXI secolo

Data inizio
1 ottobre 2022
Durata (mesi) 
36
Dipartimenti
Culture e Civiltà
Responsabili (o referenti locali)
Brunetti Simona

Nonostante Luigi Pirandello sia un autore letto e studiato a livello mondiale, non si è ancora realmente indagata la fortuna del suo teatro in America e nel secondo Novecento, sia dal punto di vista tematico che rappresentativo. Anche in Italia questa linea di ricerca non è stata particolarmente seguita, nonostante la sua opera si sia rivelata fondamentale per dare avvio alle sperimentazioni di molti gruppi d’avanguardia, che ne hanno attinto a piene mani per sviluppare poi una propria innovativa proposta scenica. Quando nel 1921 lo scrittore siciliano propone il suo testo manifesto, Sei personaggi in cerca d’autore, per la prima volta si azzera la struttura del dramma tradizionale per proporre una situazione inaspettata. Abbandonando il consueto salotto borghese e la pièce bien faite, l’autore concepisce un palcoscenico vuoto in cui una compagnia di teatro sta provando una commedia. Se l’attenzione viene qui focalizzata per la prima volta sul rapporto tra il testo drammatico e la sua realizzazione scenica, insieme a Ciascuno a suo modo (1923) e a Questa sera si recita a soggetto (1929)  costruisce un’ideale trilogia sull’argomento affrontando, da un lato,  lo scontro tra personaggio della finzione e personaggio della realtà, dall’altro, il rapporto tra attori e regia. Proprio l’’idea della frammentazione dell’io, della non organicità e unitarietà del personaggio da rappresentare, che diventa anche non organicità della stessa struttura drammatica, influenzerà in maniera decisiva le avanguardie, tanto americane quanto italiane. Il cosiddetto Nuovo Teatro, dove “nuovo” non sta a indicare tanto un rinnovamento, quanto un mutamento radicale del teatro stesso nella direzione della sua essenza più pura, nasce proprio dall’esigenza di rifondare il codice teatrale, la cui scrittura diventa “scenica”. Se l’esempio più noto è costituito dalla produzione del Living Theatre, fondato da Julian Beck e Judith Malina nel 1947, capofila della ricerca teatrale statunitense, in Italia bisogna aspettare gli anni Sessanta per ravvisare i primi germi del Nuovo Teatro. Tra gli artisti più originali per questa linea di ricerca troviamo senz'altro Carmelo Bene che, affrontando il teatro con un atteggiamento decostruttivo e provocatorio, scompone il testo in più piani e ne frammenta il linguaggio fino a renderlo irriconoscibile.

Partecipanti al progetto

Simona Brunetti
Professore associato
Monica Cristini
Ricercatore a tempo determinato
Elena Zilotti
Professore a contratto
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Discipline dello Spettacolo
Visual and performing arts, design, arts-based research

Attività

Strutture

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