Il progetto si propone di affrontare questioni legate all’interpretazione dell’attore e all’allestimento di alcuni spettacoli, legati alla tradizione italiana, attraverso l'analisi delle testimonianze rimaste nei video televisivi, registrazioni audio o filmati digitali. Il periodo di principale interesse sarà concentrato nella seconda parte del Novecento, dal 1968 al 1999 circa.
A premessa del lavoro vi sarà una sorta di approfondimento teorico su come all’inizio del Novecento la drammaturgia italiana arrivi a “fissare” sulla pagina l’arte del “grande attore” e nello stesso tempo a inibirne in qualche modo le potenzialità creative. In particolare, si metterà in luce come il simbolismo dello spazio permetta a D’Annunzio di evocare la figura di un’attrice «multianime» ispirata dall’arte recitativa di Eleonora Duse, e come, invece, per Pirandello sia solo il potere dell’immaginazione dell’autore a determinare la forma dei personaggi da rappresentare.
Negli stessi anni, Bontempelli sembra utilizzare il concetto di marionetta umana per delineare le caratteristiche di un nuovo tipo di artista della scena e del suo ideale rapporto con il pubblico: pensa a un interprete senza stilemi precostituiti o una propria personalità recitativa definita, che possa essere guidato da un autore-regista al pari di una marionetta; un interprete estremamente duttile ed eclettico per poter vestire qualunque parte gli sia affidata. Considerando, però, che il teatro di regia in Italia nasce con un considerevole ritardo rispetto al resto d’Europa, si deve attendere il secondo dopoguerra perché una tale tipologia di artista si possa affermare sui palcoscenici della penisola. In particolare con Gianfranco De Bosio a Padova e Giorgio Strehler a Milano si inaugura un nuovo modo di rivisitare scenicamente sia il teatro del passato che la grande stagione del teatro d’attore.
A conclusione della ricerca, per poter ricostruire l’arte dell’attore novecentesco di tradizione si prenderanno in considerazione anche le nuove e molteplici opportunità offerte dai mezzi di comunicazione radiofonici e digitali.
Research areas involved in the project | |
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Discipline dello Spettacolo
Visual and performing arts, design, arts-based research |
Sections | |
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Arti e Geografie |
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