NicE Project dell’Università di Verona ha ricevuto il riconoscimento istituzionale del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica Italiana, entrando ufficialmente a far parte delle missioni italiane che operano all’estero. Il progetto si sviluppa nell’insula a sud-ovest del foro nella città “della vittoria sul Danubio” in Bulgaria e vede coinvolta un'équipe dell'Università di Verona - Dipartimento di Culture e Civiltà, sotto la direzione di Diana Dobreva, docente presso l’Ateneo scaligero e di Kalin Chakarov, archeologo del Museo Storico Regionale di Veliko Tarnovo. NicE Project si configura come la prima e l'unica, per ora, missione archeologica internazionale del nostro Ateneo e quindi rappresenta per gli assegnisti, dottorandi e studenti coinvolti una grande opportunità per consolidare le proprie conoscenze e accrescere le proprie abilità. I lavori sono condotti su concessione ministeriale e sono realizzati nell’ambito di un progetto di collaborazione tra le due istituzioni che mira a sviluppare scambi accademici e culturali nel settore dell'istruzione.
Le importanti scoperte della missione archeologica hanno ricevuto attenzione anche dall’Ambasciata italiana a Sofia che ha espresso il desiderio di visitare il sito mentre gli archeologi sono sul campo per le loro indagini.
Il riconoscimento istituzionale del Ministero degli Affari Esteri arriva dopo un fortunato sviluppo per Nicopolis ad Istrum in quanto quest’anno è stato considerato dal Ministero della Cultura bulgaro uno tra i cinque siti archeologici strategici; azione che ha concesso un cospicuo finanziamento per potenziare la ricerca archeologica sul campo e per adeguati interventi di valorizzazione turistica.
La missione archeologica internazionale opera in una delle città antiche meglio conservate, situata in Bulgaria centro-settentrionale presso l’odierno villaggio di Nikyup, nella regione di Veliko Tarnovo.
Nicopolis ad Istrum è stata fondata all’inizio del II secolo d.C. dall’imperatore Traiano per celebrare la sua vittoria sul Danubio contro i Daci ed ebbe un ruolo strategico nel controllo delle vie principali tra la provincia romana di Tracia e quella di Mesia Inferiore.
Il progetto è attivo a partire dal 2024 all’interno di un quartiere posto vicino al complesso forense, il fulcro del centro cittadino. Il team veronese è tornato per la sua seconda campagna di scavo anche quest’anno che si terrà tra il 29 settembre e il 17 ottobre 2025. I primi risultati rivelano già l’esistenza di un grande edificio pubblico monumentale, cui vicissitudini emergono ogni giorno dal terreno.
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