Paleografia latina (s) (2007/2008)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S02074
Crediti
6
Coordinatore
Massimiliano Bassetti
L'insegnamento è organizzato come segue:
Modulo Crediti Settore disciplinare Periodo Docenti
Paleografia latina 5 M-STO/09-PALEOGRAFIA II semestre Massimiliano Bassetti
Seminario di Paleografia latina 1 M-STO/09-PALEOGRAFIA II semestre Massimiliano Bassetti

Obiettivi formativi

Il presente corso intende mostrare, attraverso una ordinata serie di esempi concreti,
1) in che modo il metodo paleografico sia ineludibile strumento per lo storico e per lo studioso in genere che cerchi le proprie fonti (parzialmente o interamente) nelle antiche testimonianze manoscritte;
2) in che prospettiva la paleografia, maturando uno statuto disciplinare proprio, abbia finito per servirsi, come strumento, esattamente di quelle scienze delle quali si pretende ausiliaria.
L’esposizione teorica degli episodi proposti verrà integrata e chiarita con una commisurata attività pratica di esercitazioni di lettura condotte su facsimili. Essa contribuirà a fornire la necessaria competenza tecnica, propria del metodo paleografico, funzionale a datare, commentare e leggere con piglio critico monumenti e documenti manoscritti d’età antica e medievale.

Il presente seminario si propone di esemplificare, attraverso l’esame di un significativo caso concreto, quale metodo d’indagine possa guidare e quali risultati possa guadagnare alla ricostruzione storica l’esplorazione della tradizione manoscritta di opere trasmesse in lingua ed alfabeto latini.

Programma

Prerequisiti: preziosa per la lettura e per la comprensione delle testimonianze che verranno proposte si rivelerà una buona conoscenza sia del latino, sia della storia romana e medievale.

Contenuto del corso: L’evoluzione della scrittura in alfabeto latino dalle origini (VI sec. a.C.) al sec. XV.
Essa si tratteggerà attraverso una scelta di episodi capaci di illustrare come il metodo paleografico possa e debba interagire con le discipline che ad esso fanno appello.
Questi i nuclei argomentativi che si affronteranno:
1. Storia disciplinare, epistemologia, metodi, strumenti, linguaggio (lessico descrittivo e definitorio);
2. La cultura grafica tra epoca tardo-romana ed età post-romana;
3. Da «massari» a «romani»: il contributo del metodo paleografico alla storiografia longobarda;
4. La riforma grafica carolingia allo specchio delle fonti normative;
5. A Bologna, sullo sfondo dello Studium: dalla corsiva tradizionale alla minuscola diplomatica;
6. Verso la gotica nel mondo documentario: il caso di Verona;
7. Il libro e la scrittura attorno alla svolta delle Universitates;
8: «La scrittura dell’italiano»;
9. Scrittura e stampa: un rapporto simbiotico?

Testi di riferimento: A. Petrucci, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989; A. Bartoli Langeli, La scrittura dell’italiano, Bologna, Il Mulino, 2000 (L’identità italiana, 19); A. Petrucci, Prima lezione di paleografia, Roma-Bari, Laterza, 2002 (Universale Laterza, 811); A. Bartoli Langeli, Notai. Scrivere documenti nell’Italia medievale, Roma, Viella, 2006 (I libri di Viella, 56).
Ulteriori e più specifiche indicazioni bibliografiche saranno proposte durante lo svolgimento del corso.

Metodi didattici: lezioni frontali, esercitazioni di lettura.

Valgono, anche per questo modulo, le raccomandazioni espresse in calce al programma di Paleografia latina (i) e (p) sulla fondamentale importanza di continuo esercizio da compiersi sui fac-simili che verranno distribuiti a lezione, o altrove reperibili, per una buona preparazione all'esame.


Seminario di Paleografia latina

Prerequisiti: conoscenza sia del latino, sia della storia romana e medievale.

Contenuto del corso: Si prenderanno in esame le forme materiali e (come estremo riflesso) testuali assunte dalla Bibbia latina, tra l’età tardo-antica ed il primo medioevo (secc. IV-X). Particolare attenzione sarà dedicata ai risvolti grafici e librari dei manoscritti biblici in lingua latina fatti realizzare dalle istituzioni politiche eredi (con diverso titolo, responsabilità e competenza) dello “spazio” imperiale romano. In questo dialogo tra le Scritture e il Potere (avvio di un intreccio che saprà portare, al limite ultimo, la «Parola al potere») sono, infatti, di preferenza i caratteri estrinseci (terreno specifico del paleografo e del codicologo) a svelare e illuminare le intenzioni più profonde – ideologiche, propagandistiche, politiche tout court – delle istituzioni che di quelle sontuose bibbie manoscritte si erano fatte committenti.

Testi di riferimento: Le indicazioni bibliografiche saranno proposte durante lo svolgimento del seminario.

Metodi didattici: lezioni frontali.

Modalità d'esame

Colloquio orale

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