Lo studio della pittura veronese può contare su una lunga tradizione e su contributi importanti come quelli forniti nel corso del Novecento, tra gli altri, dalla Sandberg Vavalà, da Arslan, dalla Cuppini fino al più recente intervento di sintesi nel volume, edito da Electa, dedicato alla pittura nel Veneto tra VIII e XIII secolo, a cura di Francesca Flores D’Arcais. In questo quadro, restano tuttavia molte questioni aperte o da riconsiderare alla luce di un panorama di studi, nazionale e internazionale, che, negli ultimi decenni, ha spesso modificato le prospettive di riferimento.
Al riguardo la ricerca che qui si propone intende affrontare due nuclei tematici distinti:
1. Il primo riguarda la cultura figurativa veronese tra VIII e X secolo, per rileggere e ritessere le sparse testimonianze ancora esistenti nel quadro del più vasto contesto padano ed europeo. E’ finalizzato alla presentazione di un intervento nell’ambito di un convegno internazionale dedicato alla Francia media che si terrà nel maggio 2006.
2. Il secondo intende invece preseguire l’indagine già avviata sulle pitture, oggi conservate presso il Museo degli affreschi di Verona, provenienti dal sacello ancora esistente, benché mutilo, alle pendici del monte Costiglione; i due cicli di X (996) e XII secolo, su cui saranno edite a cura della scrivente due lunghe schede monografiche nel catalogo in corso di stampa sulle pitture del Museo di Castelvecchio, offrono infatti un importante punto di partenza per affrontare lo studio della pittura veronese di questi secoli. Una considerazione particolare sarà dedicata ai cicli di San Severo a Bardolino e di Santa Maria di Bonavigo.