La vita religiosa delle donne veronesi del tardo medioevo attraverso la fonte testamentaria

Data inizio
1 ottobre 2005
Durata (mesi) 
12
Dipartimenti
Culture e Civiltà
Responsabili (o referenti locali)
Rossi Mariaclara

Questo progetto - in sintonia con un ampio programma di ricerca avviato nel 2004 in collaborazione con la Regione Veneto - si propone di indagare, attraverso la fonte testamentaria, la storia religiosa delle donne veronesi del secolo XV. Gli aspetti privati e personali delle devozioni femminili, così come la posizione delle donne nella vita religiosa della città tardomedievale, sono stati finora occasionalmente e marginalmente studiati, e manca di conseguenza qualsiasi tentativo di delineare un quadro d'insieme di tali aspetti. Sul fronte della situazione documentaria Verona si presenta invece particolarmente favorita, poiché sono stati conservati, presso l'Archivio di Stato, gli atti dell'Antico Ufficio del Registro, l'organismo creato subito dopo l'inizio della dominazione veneziana, per registrare e conservare i documenti rogati dai notai cittadini e del districtus. Spicca nell'insieme di tali atti una quantità davvero imponente di ultime volontà - 14.725 fra testamenti e codicilli - la metà dei quali furono fatti redigere dalle donne. La forte potenzialità euristica della fonte - ribadita a più voci dalla storiografia italiana ed europea - consentirà dunque di accostare più da vicino la dimensione religiosa delle donne nel tardo medioevo, in linea con le tendenze più attuali della storia sociale e con lo sviluppo e la diffusione dei genders studies.In particolare il ricco ed eterogeneo patrimonio di informazioni offerte dai testamenti consentirà di: a) censire gli enti ecclesiastici diocesani che riscuotevano maggior successo presso le testatrici e che venivano maggiormente beneficiati nelle ultime volontà; b) illustrare lo sviluppo di culti e devozioni e il loro mutare nel tempo; c) individuare credenze e sentimenti, peculiarmente femminili nei confronti della morte e dell'Aldilà; d) evidenziare il progressivo ruolo assunto dalle donne negli istituti confraternali e assistenziali; e) mettere in luce le reti di solidarietà femminile che si creavano nell'ambito di una stessa famiglia o nella più ampia dimensione del quartiere urbano o del paese.
La grande quantità di dati messi a disposizione dai testamenti si presta inoltre ad essere riunita in un unico archivio informatico; di conseguenza uno degli obiettivi del progetto è quello di arricchire ulteriormente la già ben avviata banca-dati dei testamenti veronesi del quattrocento, implementando l'inserimento delle informazioni in un data-base, che è stato già costruito, testato e sperimentato.

Enti finanziatori:

Regione Veneto
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Mariaclara Rossi
Professore associato

Collaboratori esterni

Marianna Cipriani
Scuola secondaria statale
Roberto Alloro
Pubblica Amministrazione

Attività

Strutture

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