Pratiche adottive e affidatarie in età moderna

Data inizio
1 ottobre 2012
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Culture e Civiltà
Responsabili (o referenti locali)
Garbellotti Marina

Esaminando la documentazione sulle pratiche adottive e affidatarie di età moderna portata alla luce da recenti studi, appare evidente un'ampia diversificazione dei negozi giuridici messi in atto e della terminologia utilizzata per definirli, i quali corrispondevano a pratiche dai significati assai diversi: una relazione di tipo spirituale, un affidamento temporaneo oppure l'inserimento definitivo in un nuovo nucleo familiare, una forma di apprendistato presso maestri artigiani, un’adozione vera e propria. Il progetto si propone di analizzare in particolare i contratti stipulati tra gli istituti vocati all’assistenza dell’infanzia abbandonata e i genitori adottivi e affidatari al fine di comprendere in quale misura le responsabilità genitoriali fossero trasferite dagli ospedali ai soggetti affidatari o adottanti; in quale misura la famiglia ospedaliera agiva in loco parentis; se a questi istituti fossero riconosciute competenze giuridiche per la regolarizzazione delle adozioni, delle legittimazioni e per le assegnazioni di beni; infine, gli obblighi dei genitori adottivi e affidatari nei confronti dei bambini e delle bambine accolti.



Descrizione degli obiettivi del progetto di ricerca che si propone:

Fra gli obiettivi della ricerca vi è quello di contribuire all’ampliamento del concetto di famiglia fondato prevalentemente sulle relazioni di sangue, in conformità con i più recenti indirizzi storiografici orientati verso l’esplorazione di relazioni che si discostano da questo modello non certo per negarlo, ma per arricchirlo.



Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Marina Garbellotti
Professore associato
Mariaclara Rossi
Professore associato

Attività

Strutture

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