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Osservazioni critiche di Francesco Albergati Capacelli sul teatro tra carteggi e paratesti  (2021)

Autori:
Zilotti, Elena
Titolo:
Osservazioni critiche di Francesco Albergati Capacelli sul teatro tra carteggi e paratesti
Anno:
2021
Tipologia prodotto:
Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Tipologia ANVUR:
Contributo in volume (Capitolo o Saggio)
Lingua:
Italiano
Formato:
A Stampa
Titolo libro:
Teatro e carteggi nel Sei-Settecento: da Aurelio Amalteo a Metastasio e oltre
Casa editrice:
QuiEdit
ISBN:
978-88-6464-619-0
Intervallo pagine:
133-146
Parole chiave:
Arti performative; teatro del XVIII secolo; Francesco Albergati Capacelli
Breve descrizione dei contenuti:
Il saggio si concentra sull’urgenza di una riforma delle scene manifestata da Francesco Albergati Capacelli, uno dei maggiori teorici di fine Settecento. Durante il lungo soggiorno veneziano, dal 1769 al 1790, in un contesto ben diverso da quello offerto dai circoli amatoriali praticati a Bologna e a Verona, Albergati entra in contatto diretto con i professionisti dello spettacolo. Inizialmente subisce una vera fascinazione per Carlo Gozzi, al punto da esordire con una commedia fiabesca, Il sofà, a lui dedicata e proposta alla compagnia Sacco del teatro Sant’Angelo. Ma il rifiuto del capocomico e qualche attrito con Gozzi lo inducono a rivedere gradualmente le sue convinzioni. Attraverso l’apparato paratestuale delle pièces e i carteggi (con Agostino Paradisi e Francesco Zacchiroli) è possibile seguire il divenire delle convinzioni del bolognese, l’avversione maturata nei confronti dei generi attenti solo al consenso del pubblico (la fiaba, il melodramma, la commedia delle maschere), e il favore accordato a un teatro di contenuti, fondato su solidi valori sociali. Come soprattutto nel caso di Goldoni, identificato con «il Buon Gusto, il Buon Senso, e la più soave delicatezza». Lo scritto più organico, il Della drammatica, che nasce negli anni della Repubblica Cisalpina, in polemica con le direttive ufficiali, condensa i rilievi di Albergati contro la scena sottomessa agli umori del pubblico e all’avidità dei teatranti; a cui oppone la necessità di un nuovo corso, che poggi su una recitazione distinta dalla misura e dalla naturalezza e su una comprensione profonda del testo. Come di lì a breve sarà ribadito dal canone drammaturgico dell’età romantica.
Id prodotto:
121320
Handle IRIS:
11562/1044564
ultima modifica:
6 novembre 2022
Citazione bibliografica:
Zilotti, Elena, Osservazioni critiche di Francesco Albergati Capacelli sul teatro tra carteggi e paratesti Teatro e carteggi nel Sei-Settecento: da Aurelio Amalteo a Metastasio e oltreQuiEdit2021pp. 133-146

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Titolo Dipartimento Responsabili
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