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Das hethitische -ant-Partizip und seine indogermanischen Grundlagen – Semantik, Morphologie, Syntax  (2013)

Autori:
Frotscher, Michael
Titolo:
Das hethitische -ant-Partizip und seine indogermanischen Grundlagen – Semantik, Morphologie, Syntax
Anno:
2013
Tipologia prodotto:
Doctoral Thesis
Tipologia ANVUR:
Altro
Lingua:
Tedesco
Formato:
A Stampa
Parole chiave:
ittito; indoeuropeo; linguistica storica; participio
Abstract (italiano):
La presente tesi dottorale tratta la formazione del participio ittita in -ant-, considerandone ogni dimensione grammaticale, cioè la morfologia, la semantica e la sintassi. Il participio ittita in -ant- è geneticamente correlato col participio indoeuropeo (non anatolico) -nt-, al quale è formalmente identico per quanto riguarda flessione e morfologia derivazionale: al pari del suo prototipo in Proto-indoeuropeo, il participio ittita in -ant- segue una flessione atematica e mostra l’esito della protoforma del morfema del participio *-ont- o *-nt-, laddove la prima rappresenta il grado apofonico forte e la seconda quello debole. La variante al grado normale e *-ent- non sembra essere attestata né in ittita né nelle altre lingue indoeuropee. Il morfema participiale ricostruito al grado forte è dunque più il prodotto di riflessioni teoriche che non lo specchio dell’evidenza formale. I dati forniti dall’ittita contraddicono tuttavia tale postulato, in quanto *-ent- non può dare luogo in ittita ad una forma -ānt- con vocale lunga com’è spesso è attestato in ittita. Nonostante il participio ittita -ant- equivalga morfologicamente al participio indoeuropeo -nt-, si osserva una forte differenzazione tra le due forme soprattutto in relazione all’aspetto della dimensione semantica. Il participio indoeuropeo -nt- esprime sempre una relazione temporale di contemporaneità ed è sempre riferito allo stato del soggetto (subject-oriented), ha cioè sempre valore attivo, ed è per questo chiamato ‘participio presente attivo’. Il participio ittita in -ant-, invece, mostra una semantica piuttosto variabile che dipende essenzialmente dalla radice o tema verbale soggiacente. L’orientamento teorico attuale della manualistica anatolistica propende per un’interpretazione del participio come passivo (cioè riferito allo stato dell’oggetto, object-oriented) con i verbi transitivi, ma come attivo (cioè riferito allo stato del soggetto subject-oriented) con i verbi intransitivi. Tale descrizione, tuttavia, appare inadeguata, in quanto non tiene conto della differenza concernente la relazione temporale espressa dal participio -ant- quando questo è derivato rispettivamente da verbi telici o atelici. A tal proposito si è deciso di seguire, nel presente lavoro, un metodo descrittivo non basato semplicemente sulla valenza del verbo o sull’eventuale telicità, ma piuttosto sui quattro tipi di Aktionsart descritti da Vendler (1967): stat(iv)i (states, ad esempio essere arrabbiato), attività/processi (activities, come dormire), trasformativi (achievements, come morire) e risultativi (accomplishments, come uccidere). E’ dunque possibile definire la relazione temporale e al tempo stesso l’orientamento del verbo al participio -ant- che esprime quindi contemporaneità e lo stato del soggetto (subject-oriented) con verbi stativi e con i verbi di attività/processo (activity; [essere] arrabbiato, dormente), e che ha invece valore preteritale ed è riferito allo stato del soggetto (subject-oriented) con i verbi trasformativi (achievement; morto) e, infine, ha valore preteritale ma è riferito allo stato dell’oggetto (object-oriented) con verbi risultativi (accomplishment; [aver] ucciso). L’insolita semantica del participio ittita -ant- è da considerarsi, rispetto a quella del suo corrispondente formale indoeuropeo, come un’innovazione anatolica, indotta forse dal contatto con un precursore del hurrico, una lingua parlata in stanziamenti vicino al regno ittita sia in periodo storico sia anche preistorico. Dal punto di vista sintattico, il participio ittita -ant- differisce solo leggermente dal participio indoeuropeo -nt-, come è attestato nelle altre lingue indoeuropee, in quanto il suo uso adverbale di participio congiunto in ittita è meno frequente che nelle lingue classiche come greco, latino e sanscrito. Tale differenza nella sintassi è una diretta conseguenza della semanti
Id prodotto:
76971
Handle IRIS:
11562/565750
depositato il:
7 maggio 2013
ultima modifica:
4 novembre 2022
Citazione bibliografica:
Frotscher, Michael, Das hethitische -ant-Partizip und seine indogermanischen Grundlagen – Semantik, Morphologie, Syntax

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