Perfezionare la conoscenza della storia dell’arte medievale, acquisire piena padronanza degli strumenti metodologici della ricerca storico-artistica, sviluppare la capacità di analisi critica, in vista di un’attività di ricerca condotta in autonomia.
Pittura e miniatura a Padova al tempo dei Carraresi (1338 – 1405)
Nel vasto e variegato quadro della pittura veneta del Trecento, il corso intende affrontare il tema della cultura figurativa a Padova al tempo della signoria carrarese. Il culto di Giotto, la presenza vivificante di Petrarca, gli stimoli scientifici dello studium, l’impegno di magnificenza della corte resero il clima artistico ricco di stimoli, di scambi e di interazioni tra artefici di varia cultura e provenienza. Le opere ancora esistenti di Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Jacopo Avanzi e Altichiero ne sono una viva testimonianza, insieme ai molti codici miniati che furono realizzati nello stesso periodo.
La bibliografia qui proposta potrà avere delle integrazioni entro la fine del corso. All’inizio delle lezioni si comunicherà come reperire i materiali di studio. Le lezioni inizieranno il 25 ottobre.
S. COLLODO, I Carraresi a Padova: signoria cittadina e storia della civiltà cittadina, in Padova carrarese, a cura di O. Longo, Padova 2005, pp. 19 - 48
L. BAGGIO, Sperimentazioni prospettiche e ricerche scientifiche a Padova nel secondo Trecento, in “Il Santo”, XXXIV, 1994, pp. 173-232;
M.M. DONATO, Gli eroi romani tra storia ed “exemplum”. I primi cicli umanistici di Uomini famosi, in Memoria dell’antico nell’arte italiana, a cura di S. Settis, II, Toino 1985, pp. 97 - 124
M.M. DONATO, I signori, le immagini e la città. Per lo studio dell’’immagine monumentale’ dei signori di Verona e di Padova, in Il Veneto nel Medioevo. Le signorie trecentesche, a cura di A. Castagnetti e G.M. Varanini, Verona 1995, pp. 379-454;
M.M. DONATO, “Pictorie studium”: appunti sugli usi e lo statuto della pittura nella Padova dei Carraresi (e una proposta per le città liberate” di Altichiero e di Giusto al Santo, in “Il Santo”, 1999, pp. 467-504
Z. MURAT, “Domus imperatoria et imperatore digna”: la reggia carrarese nel contesto europeo, in Medioevo veneto, Medioevo europeo, a cura di Z. Murat e S. Zonno, Padova 2014, pp. 137-151
Z. MURAT, Guariento. Pittore di corte, maestro del naturale, Cinisello Balsamo 2016, pp. 26-50, 69-72
T. FRANCO, Dentro e fuori la corte. Note sulla pittura a Padova e sulla committenza della famiglia Dotti nel Trecento, in Arte di corte in Italia del nord, a cura di S. Romano e D. Zaru, Roma 2013, pp. 123-146
Z. MURAT, Il Paradiso dei Carraresi: propaganda politica e magnificenza dinastica nelle pitture di Guariento a Sant’Agostino, in Arte di corte in Italia del nord, a cura di S. Romano e D. Zaru, Roma 2013, pp. 97-121
A.M. SPIAZZI, Giusto a Padova. La decorazione del Battistero, in Giusto de’ Menabuoi nel Battistero di Padova, a cura di A.M. Spiazzi, Trieste 1989, pp. 83-127
L. BAGGIO, Aspetti della committenza e della decorazione pittorica nella cappella del beato Luca Belludi, in “Il Santo”, 1988, pp. 177-205
F. PICCOLI, Altichiero e la pittura a Verona nella tarda eta scaligera, Sommacampagna 2010, pp. 53-89
D. BENATI, Jacopo Avanzi e Altichiero a Padova, in Il secolo di Giotto nel Veneto, a cura di G. Valenzano e F. Toniolo, Venezia 2007, pp. 385-415
A. DE MARCHI, Quando morì Jacopo Avanzi?, in Cultura, arte e committenza nella basilica di S. Antonio di Padova nel Trecento, atti del convegno internazionale di studi (Padova, 24-26 maggio 2001) a cura di L. Baggio e M. Benettazzo, Padova 2003, pp. 361 - 371
L. Bourdua, Death and the patron: Andriolo de’ Santo, Bonifacio Lupi and the Chapel of San Giacomo in Padua, in “Il Santo”, 1999, pp. 687-697
A. SIBILIA, L’iconografia degli affreschi della cappella di San Giacomo al Santo: analisi e ipotesi alternative, in Cultura, arte e committenza nella basilica di S. Antonio di Padova nel Trecento, atti del convegno internazionale di studi (Padova, 24-26 maggio 2001) a cura di L. Baggio e M. Benettazzo, Padova 2003, pp. 349-359
G. VALENZANO, Fonti iconografiche del ciclo giacobeo, in Cultura, arte e committenza nella basilica di S. Antonio di Padova nel Trecento, atti del convegno internazionale di studi (Padova, 24-26 maggio 2001) a cura di L. Baggio e M. Benettazzo, Padova 2003, pp. 335-347
L. BAGGIO, Storia e arte nell’oratorio di San Giorgio, in Altichiero da Zevio nell’oratorio di San Giorgio. Il restauro degli affreschi, Roma 1999, pp. 17 - 31
F. TONIOLO, Il libro miniato a Padova nel Trecento, in Il secolo di Giotto nel Veneto, a cura di G. Valenzano e F. Toniolo, Venezia 2007 (Istituto venero di scienze, lettere ed arti, 14), pp. pp. 107 – 131
G. MARIANI CANOVA, La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento, in Parole dipinte. miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento, catalogo della mostra a cura di G. Baldissin Molli, G. Mariani Canova, F. Toniolo (Padova 21 marzo – 27 giugno 1999), Modena 1999, pp. 18 – 24; all’inizio delle lezioni si fornirà l’indicazione delle schede da studiare nello stesso catalogo.
La prova d’esame è orale e verte sui testi indicati all’inizio del corso e, per i frequentanti, anche sugli appunti delle lezioni. Durante il colloquio si farà riferimento costante a delle immagini.
La prova consiste in un colloquio teso a verificare:
- la profondità e l’ampiezza delle conoscenze maturate e la capacità di esporle con chiarezza
- la capacità analitica e argomentativa
- l’abilità di collegare in forma sistematica le conoscenze
- l’autonomia di giudizio.
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