l’avvento della stampa nel mondo e nella società alla fine del Medio Evo è stato probabilmente la rivoluzione più inavvertita che il mondo abbia conosciuto, ma quello che ha letteralmente trasformato la civiltà. Partendo da Gutenberg e attraverso la lunga teoria dei tipografi e degli stampatori, toccando i paesi occidentali ma soffermandosi maggiormente in Italia, si tenderà a dare una visione generale di un mondo non del tutto conosciuto ma che ha contribuito allo sviluppo culturale, sociale, economico, politico degli uomini diffondendo idee e opere d’arte; fino ad approdare all’editoria, termine sostanzialmente recente, ma che ha ormai quasi fatto dimenticare quelli della tipografia e della stampa sui quali tuttavia si innesta e si regge.
Contenuto del corso: Dal manoscritto alla carta stampata: linee di un percorso; i primi incunaboli e la diffusione della tipografia nei paesi dell’Occidente europeo. L’affermazione del libro e la sua incidenza nella società; i grandi tipografi e la loro eredità; i maggiori tipografi-stampatori italiani e il rapporto con l’estero; il libro in Italia. Rinascimento come modello di cultura e importanza del libro. Libro come oggetto e sua affermazione nella società dei colti. Il Settecento e le nuove idee come sviluppo della stampa; l’affermazione ottocentesca e la nascita dell’editoria. L’alfabetizzazione di massa, la scolarizzazione, l’avvento dei mass-media e il mutamento dell’editoria. Editoria e potere politico.
Testi di riferimento:
1. W. CHAPPELL-R. BRINGHURST, Breve storia della parola stampata, Milano, Bonnard, 2004.
2. F. BARBIER, Storia del libro: dall’antichità al XX secolo, Bari, Dedalo, 2004.
3. M. SANTORO, Storia del libro italiano, Milano, Bibliografica, rist. 2004;
Medodi didattici: lezioni frontali; attività seminariale, visite a imprese editoriali.
Durante le lezioni si procederà a fornire ulteriore bibliografia specifica e a definire le parti da studiare.
esame orale
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