Con una certa frequenza gli esemplari protomoderni delle edizioni a stampa di testi drammatici antichi e rinascimentali sono corredati da appunti manoscritti; si tratti di annotazioni interpretative o traduttorie, o di proposte di correzione testuale, tutte rispecchiano un atteggiamento esegetico che si realizza in un’estrema sintesi: a volte connesse a un’attività didattica, esprimono sempre una riflessione personale, e non privilegiano un destinatario altro da chi le ha scritte. Altri appunti, parimenti privati, sono vergati in brogliacci che comunque presuppongono un testo al quale si riferiscono e si direbbero vergati avendone a fianco una determinata edizione. Gli uni e gli altri si collocano all’incrocio fra le individuali competenze ermeneutiche della parola e un patrimonio di erudizione che sollecita spiegazioni, correzioni, (ri)contestualizzazioni. Altri appunti, per finire, sono stampati in margine alle edizioni: solo in qualche caso risalgono all’autore del testo, ma rappresentano comunque il nucleo embrionale – talvolta esclamativo o cautelativo – di un commento, rivolto esplicitamente o implicitamente a una determinata tipologia di destinatario: “lector intende!”; diversamente dalla nota a piè di pagina mirano a realizzare un contatto diretto, anche etico, col destinatario, più che a fornire le nozioni idonee a una corretta comprensione.
Aree di ricerca coinvolte dal progetto | |
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Lingua, letteratura e filologia greca e latina
Classics, ancient literature and art |
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Storia e Antropologia
Cultural heritage, cultural identities and memories |
Sezioni | |
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Scienze dell'antichità |
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