L'attività del gruppo parte dallo studio dei toponimi della Daedala regio così come sono registrati dagli storici di Alessandro il Grande. Geograficamente, l'area esaminata corrisponde approssimativamente alla valle dello Swat e ai territori adiacenti, da tempo indagati dalla Missione Archeologica italiana dell'ISMEO e da altri. I limiti sono definiti da due elementi toponomastici della narrativa su Alessandro, cioè Nysa (Nuristan) a Ovest e il fiume Indo (Punjab) a Est. Caratteristica del lavoro dei membri è la combinazione di elementi disciplinarmente diversi, come dati archeologici, toponimi greci e latini, toponimi indiani, toponimi moderni non-Pashto, che costituisce una metodologia di indagine molto promettente in quanto non applicata estensivamente finora.
Gli obiettivi fissati sono la ricostruzione di una fase dell'itinerario della spedizione, la valorizzazione delle radici delle tradizioni nell'India NO in età ellenistica e altoimperiale, cioè da Alessandro ai Saka-Parti e alle genti loro alleate nello Swat.