Nascita, funzione e attività delle Accademie di Agricoltura istituite dalla Repubblica Serenissima di Venezia

Data inizio
1 gennaio 2019
Durata (mesi) 
36
Dipartimenti
Culture e Civiltà
Responsabili (o referenti locali)
Formiga Federica
Parole chiave
accademie, terra da mar, Istria e Dalmazia

La Repubblica Serenissima di Venezia, dopo essere stata per secoli lo “stato da mar” per eccellenza ed aver goduto di una floridezza economica fondata essenzialmente sui commerci, si ritrovò nel Settecento, quando ormai il suo primato mercantile era venuto meno, a dover provvedere con propri mezzi all’approvvigionamento alimentare delle proprie popolazioni; s’accorse allora d’avere, rispetto al resto dell’Europa, un’agricoltura ed una zootecnia inadeguate che, in presenza di un rilevante incremento demografico, la costringevano a pesanti esborsi finanziari per importare derrate e soprattutto carne; la spesa per quest’ultima voce, in particolare, gravava per circa un milione di ducati l’anno sul bilancio dello stato.
Per far fronte alla situazione e nella consapevolezza delle esigenze di miglioramento economico e sociale e delle nuove sensibilità scientifiche ed agronomiche sviluppatesi con l’illuminismo, maturarono in seno al governo veneto varie iniziative. Una di queste, particolarmente illuminata, fu quella adottata il 2 maggio 1761 di istituire una nuova cattedra di agricoltura sperimentale, la prima in Italia, che fu affidata al botanico e agronomo veronese Pietro Arduino; questi, che era stato avviato agli studi dal Seguier ed intratteneva  rapporti scientifici con il grande Linneo, svolse con passione ed impegno per tutto il resto della sua vita l’incarico affidatogli, guadagnandosi stima ed apprezzamento e divenendo figura chiave della nuova politica agraria veneta.
Sorsero così in breve tempo le Accademie di Crema, Bergamo, Brescia, Salò, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Treviso, Oderzo, Conegliano, Feltre, Belluno, Capodistria, Zara ed altre. Tutte furono poste sotto la tutela della magistratura ai beni inculti della Repubblica. Nel 1769 la Serenissima perfezionò l’opera avviata istituendo la figura di un “sovrintendente della Repubblica Veneta all’Agricoltura, ai beni inculti e alle miniere”; tale ruolo fu affidato a colui che è considerato il padre della geologia stratigrafica moderna, Giovanni Arduino, fratello di Pietro.
In tanto fervore di novità, il Veneto fu tutto un pullulare di iniziative, di ricerche e di proficui scambi e collaborazioni sia tra Accademie e Governo, sia tra le varie Accademie, che facevano circolare le proprie memorie ed i propri resoconti; con il passare del tempo le Accademie ampliarono l’orizzonte dei loro interessi, occupandosi anche di arti e commercio, non di rado si assunsero la responsabilità diretta di risolvere problemi concreti sul territorio, come fece l’Accademia di Verona per la bonifica delle valli grandi soggette a impaludamenti o per la viabilità  necessaria allo sfruttamento delle risorse forestali della Lessinia; venne pure data alle stampe a Venezia una preziosa “Raccolta di memorie delle pubbliche Accademie di Agricoltura, Arti e Commercio dello Stato Veneto”. Si costruiva così una comune ossatura intellettuale e scientifica entro i vasti confini della Serenissima e con connessioni con gli ambienti colti di tutta Europa.
In Dalmazia, in particolare, operarono tre accademie ben note: l’Accademia dei Ravvivati, poi confluita nella nuova Società economica e letteraria di Zara; la Società economica di Spalato e la Pubblica Società georgica dei castelli di Traù.
Tutte queste istituzioni, qualificate sostanzialmente quali accademie di agricoltura dagli organi di governo veneziani, svolsero con alterne fortune i propri compiti, dando a stampa le memorie relative e confrontandosi con le consorelle sparse nello Stato veneto.
In particolare la Società economica di Spalato si pose all’avanguardia nel programma di Stato sull’educazione dei contadini e l’Accademia di Traù fu tra le prime a redigere bozze del “catechismo di agricoltura” richiesto dai programmi di modernizzazione della Repubblica.
Uno studio sul tema delle Accademie dello Stato Veneto, da svolgersi partendo dagli archivi della Serenissima, che curò e controllò a fondo il sistema, per proseguire ai singoli archivi delle Accademie di Agricoltura dell’ex Stato veneto, alla composizione dei corpi accademici, agli eventi successivi alla caduta di Venezia, potrebbe senz’altro dare contezza delle situazioni economiche e letterarie di partenza, delle sinergie instaurate tra istituzioni colte nello Stato veneto e dei rapporti istituzionali ed interpersonali che sopravvissero nel tempo tra gli studiosi e le istituzioni successorie gli Stati veneti.
 

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito da un ente esterno all'ateneo

Partecipanti al progetto

Federica Formiga
Professore associato
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Storia e Antropologia
Cultural heritage, cultural identities and memories

Attività

Strutture

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