Il concetto di Medioevo implica un riferimento alla storia europea di `mezzo’, tra l’età antica e l’età moderna, dal secolo V al secolo XV, che inizia e finisce in aree di gravitazione politica e culturale radicalmente diverse: dal mondo mediterraneo centro-orientale ad un’Europa centro-occidentale, orientata progressivamente verso l’Atlantico. Nel lungo processo di dieci secoli, la società tardo-antica, inserita nella struttura politica, giuridica, economica e culturale dell’impero romano, si articola in organismi politici, i regni, nei quali l’insediamento di popolazioni germaniche, all’interno dello spazio mediterraneo e latino, elabora, in rapporto con l’influenza religiosa e culturale del Cristianesimo e con la sua organizzazione ecclesiastica episcopale, nuove forme di potere. Dalla disgregazione del mondo antico, attraverso le esperienze altomedioevali latino-germaniche e la molteplicità dei centri politici dell’età `feudale’, ci si avvia nei primi secoli del secondo millennio alla ricomposizione sociale, politica, economica e culturale, che porta a nuovi assetti istituzionali: dal particolarismo politico ai comuni cittadini, alle signorie e ai principati italiani, ai principati e ai regni `nazionali’ europei, in un lungo processo di ricomposizione territoriale e di formazione di apparati stabili di potere, in altri termini in un processo di progressiva costruzione statale.
Prerequisiti: Lineamenti di storia medievale
Contenuto del corso: Aspetti fondamentali della storia medievale per il conseguimento degli Obiettivi formativi sopra illustrati.
Testi di riferimento:
1. C. Azzara, Le civiltà del Medioevo, Bologna, Il Mulino, 2004.
Si consiglia la consultazione di un atlante storico.
2. Lettura, a scelta dello studente, di uno dei testi o gruppi di articoli, di seguito indicati:
- A. Castagnetti, Il Veneto nell’alto medioevo, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1990 (il docente non percepisce diritti di autore sui libri consigliati)
- A. Castagnetti, Le città della Marca Veronese, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1991
- G. P. Bognetti, La Brescia dei Goti e dei Longobardi, in Storia di Brescia. I. Dalle origini alla caduta della Signoria viscontea (1426), Brescia, Morcelliana, 1963, pp. 393-447; G. P. Bognetti, Brescia Carolingia, ibidem, pp. 449-483; G. Arnaldi, Da Berengario agli Ottoni, ibidem, pp. 485-517; A. Bosisio, II comune, ibidem, pp. 559-710; Zanetti, Le signorie, ibidem, pp. 823-876
- J. Jarnut, Bergamo 568-1098, Storia istituzionale sociale ed economica di una cittá lombarda nell’alto medioevo, Bergamo, Archivio Bergamasco, 1980
- A. Castagnetti, Governo vescovile, feudalità, `communitas’ cittadina e qualifica capitaneale a Trento fra XII e XIII secolo, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 2001, pp. 333
- G. Albertoni, Le terre del vescovo. Potere e società nel Tirolo medievale (secoli IX-XII), Torino, Scriptorium, 1996
- V. Colorni, Il territorio mantovano nel Sacro Romano Impero. I. Periodo comitale e periodo comunale (800-1274), Milano, Giuffré, 1959
- M. Vaini, Dal comune alla signoria. Mantova dal 1200 al 1328, Milano, Angeli, 1986.
I gruppi di testi indicati interessano ambiti territoriali definiti. La conoscenza della storia territoriale, a livello regionale od anche inferiore, con la possibilità di intraprendere ricerche personali di storia locale, appare, oltre che opportuna in una prospettiva di cultura generale, necessaria in una prospettiva professionale didattica, al fine di contribuire a superare l’impostazione tradizionale, che fa apparire frequentemente agli alunni l’insegnamento della storia, particolarmente di quella medioevale, come nozionistico e noioso, staccato dalla realtá e lontano dai loro interessi.
Possono essere scelte altre letture, motivate da specifici interessi culturali dello studente e concordate con il docente.
Metodi didattici: Lezioni e seminari
Valutazione delle esercitazioni eventuali e colloquio orale.
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