SCHERMI
Rappresentazioni, immagini, transmedialità
Università degli Studi di Verona, 18-20 dicembre 2017
CALL FOR PAPERS
ENTRO IL 15 LUGLIO 2017
Tema
La nostra è la civiltà degli schermi: computer, smartphone, navigatori, tablet, e-reader e videocamere di sorveglianza scandiscono e monitorano le nostre giornate, dal lavoro allo svago, alle sempre più guardinghe passeggiate serali. Lentamente ci hanno cambiato: la rivoluzione digitale ha creato un uomo diverso che privilegia la vista su tutti gli altri sensi, che guarda e vede diversamente, che vive e opera in non-luoghi irreali e mentali, e che ha delegato la propria memoria e la propria identità a minuscole macchine che regolano la sua esistenza; i
social gli fanno credere di essere unico ma in realtà lo omologano a tutti in un mercato globale il cui imperativo è consumare spasmodicamente in cerca di una gratificazione che nessuna merce può dare.
Marshall McLuhan in
Understanding Media. The Extensions of Man profeticamente si rifaceva al mito per spiegare la realtà tecnologica degli anni Sessanta: come Narciso non riconosceva se stesso nell’immagine che l’acqua rifletteva, così l’uomo non comprendeva che il medium elettrico che usava era una estensione del proprio io e, intorpidito, narcotizzato appunto da quel riflesso di sé, ne diveniva schiavo, servomeccanismo — perfetto esempio ne era il rapporto di dipendenza che intercorreva fra utente e televisore. Dall’era dell’elettricità come descritta da McLuhan siamo passati oggi a quella di internet, del digitale e della fibra ottica, e il rapporto fra strumento e utente si è fatto ancora più complesso e articolato.
Il convegno Compalit di quest’anno è dedicato quindi a un argomento avvolgente, e al contempo elusivo nella sua metamorfica globalità. Parlare e scrivere degli schermi è ormai come parlare dell’aria che respiriamo; come si fa a parlare intelligentemente dell’ovvio? Come si fa a distanziarsene abbastanza da notarlo, o addirittura studiarlo? Forse solo una disciplina come la comparatistica letteraria, in
grado di assumere anche metodologie altre, di aspirare a una trasversalità duttile che non si arrende né al caos né alla banalità, oggi può sperare di farlo proficuamente.
Il convegno si svolgerà all’Università di Verona (18-20 dicembre) e vedrà la partecipazione di studiosi che agli schermi, alle loro implicazioni sociologiche, filosofiche, massmediatiche e patologiche, come alle loro rappresentazioni in letteratura, hanno dedicato ricerche ed opere, ma speriamo anche in un pubblico folto e partecipe, in grado di riflettere (senza farsi riflettere) sulle nuove fonti di Narciso.
MAGGIORI INFORMAZIONI IN ALLEGATO
SITO DEL CONVEGNO
http://sites.hss.univr.it/compalit/