Storia della critica d'arte e metodologia della ricerca storico-artistica (2014/2015)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S001436
Crediti
12
Coordinatore
Valerio Terraroli
L'insegnamento è organizzato come segue:
Modulo Crediti Settore disciplinare Periodo Docenti
RICERCA STORICO-ARTISTICA (M) 6 L-ART/04-MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO Semestrino IIA, Semestrino IIB Enrico Dal Pozzolo
STORIA DELLA CRITICA D'ARTE (M) 6 L-ART/04-MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO semestrino IA Valerio Terraroli

Obiettivi formativi

Modulo: STORIA DELLA CRITICA D'ARTE (M)
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conoscenza delle diverse linee di sviluppo della storia dell’arte e della storia delle critica d'arte, consolidarsi di diversi approcci critici, capacità di interpretare i testi e di ricavarne notazioni critiche, storiche e linguistiche adeguate, conoscenza dello sviluppo storico del fenomeno delle esposizioni e delle mostre, conoscenza del modificarsi del gusto tra fine Ottocento e prima metà del Novecento


Modulo: RICERCA STORICO-ARTISTICA (M)
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il modulo intende dare un’informazione generale sui principali metodi della ricerca storico-artistica del ‘900, con un breve inquadramento teorico e con la presentazione di casi esemplificativi.

Programma

Modulo: STORIA DELLA CRITICA D'ARTE (M)
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Contenuto del corso:
Nel corso delle lezioni si analizzeranno i seguenti macro argomenti:
- La Scuola di Vienna
- Lo sviluppo degli studi sulla cultura materiale e sulle arti decorative
- Le diverse metodologie dello studio della storia dell'arte e le mostre dei maestri antichi
Le teorie sul “gusto moderno”
Storia delle esposizioni (1851-1937)
Il concetto critico di modernità e le trasformazioni del gusto tra art nouveau e novecentismo

Testi di riferimento:

G. C. Sciolla, La critica d’arte del Novecento, Torino, UTET, 1995
F. Haskell, La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l'origine delle esposizioni d'arte, Milano, Skira, 2008
A. Negri, L'arte in mostra. Una storia delle esposizioni, Milano, Bruno Mondadori, 2011
V. Terraroli, Arti decorative e decorazione, in L’Arte del XX secolo. La cultura artistica tra le due guerre:1920-1945, vol. III, Milano 2007, ed. Skira, pp. 297-305
I. De Guttry-M. P. Maino, Dagli artisti-artigiani agli architetti-designer, in Il modo italiano, catalogo della mostra a cura di G. Cogeval e G.P. Bosoni, Milano 2007, ed. Skira, pp. 51-66
Torino 1902. Le arti decorative internazionali del nuovo secolo, catalogo a cura di R. Bossaglia, E. Godoli, M. Rosci, Milano 1994, Fabbri Editori, pp. 43-61
Il Liberty in Italia, catalogo a cura di F. Benzi, Milano 2001, Federico Motta Editore, in particolare da p. 11 a p. 115
Gabriele Fahr-Becker, Art Nouveau, Koenemann, 1996, pp.7-50
V. Terraroli, Appunti sul dibattito del ruolo delle arti decorative negli anni Venti in Italia: da Ojetti a Papini, da Conti a D’Annunzio, da Sarfatti a Ponti, in L’arte nella storia. Contributi di critica e storia dell’arte per Gianni Carlo Sciolla, a cura di V. Terraroli, F. Varallo, L. De Fanti, Milano 2000, ed. Skira, pp. 131-140
V. Terraroli, Una rivista per l’architettura, l’arredo e le arti decorative moderne: gli esordi di “Domus”, in Riviste d’arte fra Ottocento ed Età contemporanea, a cura di G.C.Sciolla, Milano 2003, ed. Skira, pp. 199-212
Milano déco, a cura di R. Bossaglia e V. Terraroli, Milano 1999, ed. Skira, pp. 11-115
1923-1930. Monza verso l’unità delle arti. Oggetti d’eccezione dalle Esposizioni internazionali di arti decorative, catalogo della mostra a cura di A. Pansera, Milano 2004, Silvana Editoriale, pp. 16-75
Il Déco in Italia, catalogo della mostra a cura di F. Benzi, Milano 2004, ed. Electa, pp. 20-133
Lenci. Sculture in ceramica 1927-1937, a cura di V. Terraroli e E. Pagella, Torino, Allemandi, 2010, saggi
La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di M. F. Giubilei e V. Terraroli, Fondazione Ragghianti, Lucca 2013, saggi

Metodi didattici: lezioni frontali, lettura di testi e commenti, seminari di approfondimento sulla storia delle arti decorative


Modulo: RICERCA STORICO-ARTISTICA (M)
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Contenuto del corso: Contenuto del corso: Il corso si divide in due parti. Nella prima si darà un’informazione generale sulle principali metodologie della storia dell’arte dalla fine dell’800 a oggi, analizzando in particolare le applicazioni sui versanti della ricerca documentaria, dell’attribuzionismo, delle connessioni storiche, contestuali e letterarie. Nella seconda ci si soffermerà su alcune tematiche profane desumibili dalla produzione di vari pittori veneti del XVI secolo.

Testi di riferimento: I parte. In generale sulle prospettive metodologiche si veda G. Sciolla, Studiare l’arte. Appunti sul metodo storico-artistico, Utet, 2001. Per l’attribuzionismo, F. Zeri, Due dipinti, la filologia e un nome. Il Maestro delle Tavole Barberini, Tea, Milano, 1995. Per l’attenzione contestuale, M. Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell’Italia del Quattrocento. Edizione italiana a cura di M.P. e P. Dragone, Einaudi, 2001. Per l’uso delle immagini come fonti storiche, P. Burke, Testimoni oculari. Il significato storico delle immagini, Carocci, 2002. Per ricostruzioni storiografiche su basi documentarie, L. Puppi, Per Tiziano, Skira, 2004. Per le connessioni letterarie G. Pozzi, Sull’orlo del visibile parlare, Adelphi, 1993, i capitoli 4. 8. 9. (Il ritratto della donna nella poesia d’inizio Cinquecento e la pittura di Giorgione, Tulipani e passiflore, Imprese di Crusca) alle pp. 145-171, 329-370. II parte. E.M. Dal Pozzolo, Colori d’amore. Parole, gesti e carezze nella pittura veneziana del Cinquecento, Canova, Treviso, 2008. Tutti questi testi sono obbligatori.

Metodi didattici: lezioni frontali con ausilio di presentazioni in PowerPoint; laboratori seminariali con esercizi di lettura delle immagini; visita finale ad uno o più musei.

Modalità d'esame

Modulo: STORIA DELLA CRITICA D'ARTE (M)
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prova orale


Modulo: RICERCA STORICO-ARTISTICA (M)
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il modulo prevede una prova scritta suddivisa in tre parti. La prima (a) consiste in una domanda più ampia su un tema specifico i cui dati si ricavano da uno dei testi in programma. Il tempo concesso per l’elaborato è di un’ora. Seguirà una domanda più breve (b), per la quale si avrà a disposizione mezz’ora. Si precisa che queste due prove verranno valutati non solo i contenuti, ovviamente fondamentali, ma anche la forma espositiva e il rispetto delle regole ortografiche e grammaticali. La terza parte (c) consiste in una prova di riconoscimento di venti immagini tratte dai testi in programma, ognuna proiettata per il tempo di un minuto: bisognerà indicare l’autore dell’opera, il tema rappresentato, la data (o il periodo, se la data non è certa) di esecuzione e – se possibile - il luogo di ubicazione dell’opera. Per ottenere un voto positivo (18 o superiore) è necessario che le risposte ai primi due quesiti (a, b) siano considerate sufficienti e che si riconoscano almeno dieci delle venti immagini proiettate.

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