Le finalità dell’insegnamento sono (1) la lettura della Critica del giudizio nella sua articolazione sistematica, (2) la considerazione filosofica delle nozioni di arte e cultura e (3) l’individuazione del problema del formalismo e il suo superamento.
La Critica del giudizio di Kant. La terza critica kantiana risponde alla domanda su cosa si debba sperare e segue la Critica della ragion pura e la Critica della ragion pratica che rispondono, rispettivamente, alle domande su cosa si possa sapere e su cosa sia lecito fare. Il corso sarà dedicato alla sola prima parte della Critica del giudizio, contenente la “Critica del giudizio estetico” e pertanto anche il contributo dato da Kant alla disciplina dell’estetica. Particolare rilievo sarà dato alla questione del formalismo e della applicabilità delle posizioni kantiane per giudicare dell’arte contemporanea.
Testi di riferimento:
I. KANT, Critica della facoltà di giudizio, trad. di E. Garroni e H. M. Hohenegger, Einaudi, Torino 1999.
F. MENEGONI, La Critica del giudizio di Kant. Introduzione alla lettura, NIS, Roma; E. FRANZINI, L’estetica del Settecento, Bologna, il Mulino 1995; F. SALZA, Lettura della Critica del giudizio di Kant, Utet, Torino 1996; F. SALZA, L’arte e i filosofi. Una storia dell’estetica, Stampatori, Torino, 2002; R. BRANDT, Filosofia nella pittura. Da Giorgione a Manritte, Bruno Mondatori, Milano 2003.
Metodi didattici: lezioni frontali con discussione. È vivamente consigliata la frequenza alle lezioni.
l’esame sarà costituito da un colloquio orale di discussione e commento ai libri indicati come testi di riferimento, una prova scritta finale facoltativa per i frequentanti e eventuali esercitazioni scritte individuali.
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