Coltivazioni arboree e giardini storici (p) (2005/2006)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S01336
Docente
Annamaria Conforti
crediti
3
Altri corsi di studio in cui è offerto
Lingua di erogazione
Italiano
Periodo
2° sem dal 20-feb-2006 al 31-mag-2006.

Orario lezioni

Obiettivi formativi

il corso si propone di approfondire con argomenti più specifici il nesso che lega tra loro coltivazione e pensiero, natura ed arte. Dopo aver trattato nel primo corso le generali prerogative del giardino e quelle più specifiche dell’ambiente veneto, intendiamo ora allargare la nostra attenzione al più vasto orizzonte europeo e alla nuova concezione del giardino che nel corso del XVIII e XIX secolo ne mutò la concezione e la struttura formale. Tale cambiamento di prospettiva non si fece troppo attendere anche in Italia dove, specialmente in Veneto e in Lombardia, si accese sull’argomento quello stimolante dibattito culturale che ebbe implicazioni di carattere assai vasto e generale: ragion per cui si vorrebbe portare lo studente a constatare che quella del giardino non è una forma espressiva che resta separata dalla letteratura, dalla filosofia, o dalle arti figurative, ma di esse diventa invece lo specchio tangibile e sfaccettato.

Programma

Contenuto del corso: Il corso verterà sul pensiero dei teorici di Sette e Ottocento e sulle opere che i maggiori architetti seppero realizzare, di cui verranno proposte immagini storiche e attuali.
Il dibattito teorico in Veneto e Lombardia: Ippolito Pindemonte e l’Accademia di Padova; Pietro Verri, Ercole Silva e l’ambiente lombardo. Piermarini a Milano, Jappelli in Veneto nel nuovo contesto politico e culturale seguito all’occupazione napoleonica e alla caduta della Serenissima. L’opera di Caregaro Negrin, di Francesco Bagnara e di altri autori di giardini. E’ prevista la visita di qualche giardino romantico.
Testi di riferimento:
La seguente bibliografia è da ritenersi provvisoria:
M. Mosser, G. Teyssot, L’architettura dei giardini d’Occidente. Dal Rinascimento al Novecento. Milano (Electa) 1990 (il saggio introduttivo e le parti relative all’Italia e all’Ottocento).
M. Azzi Visentini (a cura di), Il giardino veneto, storia e conservazione, Milano (Electa) 1988 (il saggio di G. Venturi e solo i giardini dell’Ottocento).
M. Azzi Visentini, Il giardino veneto tra Sette e Ottocento, Cremona 1988 (in specie i primi cinque capitoli).
I testi sono reperibili in biblioteca. La bibliografia definitiva verrà comunicata a lezione e pubblicata su web.
Metodi didattici: lezioni frontali supportate da proiezioni di diapositive e seguite da visita guidata a qualche giardino.

Modalità d'esame

conoscenza degli argomenti trattati durante il corso e sviluppati nella bibliografia suggerita. Personale capacità di giudizio. Esame scritto.

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