La ricerca si varrà, oltre che delle metodologie tradizionali (analisi filologica, linguistica, stilistica, storico letteraria, etc.), di un un metodo d’indagine nuovo, ma già applicato ad altri testi antichi, fra cui quello plautino (L. Ricottilli, Strategie relazionali e `ridefinizione’ di un progetto di matrimonio nell’Aulularia (vv. 120-176), in Lecturae Plautinae Sarsinates III Aulularia, a cura di R.Raffaelli e A. Tontini, Quattroventi, Urbino 2000, pp. 31-48) e quello virgiliano (L. Ricottilli, Gesto e parola nell’ Eneide, Bologna 2000), e compatibile con le teorie grammaticali e retoriche degli antichi, e cioè la pragmatica della comunicazione. Si tratta di un metodo di analisi che si concentra sulle relazioni fra i personaggi, e sulle forme, linguistiche e non linguistiche che esprimono tali relazioni. Secondo quest’ottica, il personaggio non viene più considerato e valutato di per sé, come una entità isolata, ma nei mutamenti e negli equilibri relazionali che instaura con gli altri personaggi. Sui presupposti teorici della pragmatica della comunicazione, si vedano Watzlawick Helmick Beavin Jackson 1972 = P. Watzlawick, J. Helmick Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, trad. it., Roma 1971 (New York 1967).