Proseguendo le ricerche condotte negli scorsi anni, per mezzo di numerosi sopralluoghi ed analisi a monumenti di epoca preromanica e romanica della città e della diocesi veronese, sia delle aree adiacenti, si intende focalizzare l’attenzione sulla mutazione di linguaggio intercorsa nel momento di passaggio fra il periodo carolingio e la grande stagione innovatrice del romanico. In tale direzione saranno concluse le indagini ad uno dei più importanti episodi di architettura preromanica della città, la chiesa di San Giorgio, attuale Sant’Elena, con particolare attenzione al suo rapporto con le strutture delle preesistenti basiliche di epoca paleocristiana. Proprio la relazione del sistema di fondazioni della chiesa canonicale con i muri perimetrali delle basiliche A e B, sembra indirizzare verso una plausibile conoscenza, da parte dei costruttori del IX secolo, delle strutture murarie, già da tempo distrutte, delle chiese paleocristiane. La lettura stratigrafica degli alzati, inoltre, permetterà di valutare con precisione i momenti principali di trasformazione dell’edificio e relazionarli con le necessità liturgiche mutate nel corso del tempo.
Oltre a questo ambito di indagine, si intende concludere uno studio specifico sulla chiesa di Santa Felicita, piccolo edificio del centro di Verona, il cui palinsesto architettonico, particolarmente articolato, è in grado di documentare numerose fasi che si sono succedute a partire già dall’XI secolo. In particolare sarà volta attenzione alla presenza di corpi liturgico-architettonici come il tramezzo oggi documentabili solo mediante labili tracce nei muri d’ambito.