Tipologia delle ceramiche della Facies di Polada

Starting date
January 1, 2013
Duration (months)
36
Departments
Cultures and Civilizations
Managers or local contacts
Cocchi Daniela

Si tratta di una ricerca finalizzata all’elaborazione di una tipologia della enorme quantità di ceramiche provenienti in netta prevalenza dai siti palafitticoli del Veneto, della Lombardia e del Trentino riferibili a una delle principali culture dell’età del bronzo europea, la facies di Polada, così denominata dal primo sito in cui fu identificata. La buona conservazione dei reperti in ambienti umidi ha determinato un ricchissimo repertorio di forme vascolari integre o comunque ricostruibili, che consente di cogliere le variazioni apportate nel tempo e nello spazio dalle numerose comunità residenti nelle varie zone.
Le prime ricerche nelle palafitte risalgono al 1800 e si sono progressivamente sviluppate a opera di vari studiosi che hanno pubblicato i risultati degli scavi raramente in maniera esaustiva, operando selezioni dei reperti da disegnare.I complessi sono comunque estremamente numerosi e la quantità di ceramiche edite supera quella necessaria per un tentativo di classificazione tipologica. Oltre ai siti palafitticoli, ceramiche di tipo Polada sono state rinvenute anche in insediamenti su versanti collinari, in grotte e nelle rare necropoli finora venute in luce.
Finora gli studi si sono limitati ai singoli contesti, ricorrendo al tradizionale metodo dei confronti per una loro interpretazione cronologica e culturale. Nel 1996 organizzai il congresso “L’antica età del bronzo in Italia” e per le regioni settentrionali da un gruppo di colleghi fu presentato un contributo di sintesi suddiviso per zone ristrette, esponendo le problematiche poste da un esauriente quadro generale a oggi non effettuato.
Da decenni mi sto dedicando sotto l’aspetto teorico e pratico all’analisi dei manufatti adottando un metodo finalizzato a ricostruire i processi storici delle età considerate mediante l’estrapolazione delle potenzialità informative insite nella documentazione archeologica, in cui un ruolo importante assumono le ceramiche per la loro pressoché costante presenza. Dopo le ricerche sull’età del rame e sulle varie fasi dell’età del bronzo nell’Italia centrale, ho iniziato a considerare le testimonianze della regioni settentrionali: nel 2012 sono stati pubblicati i risultati dello studio sull’età del rame e adesso sto esaminando le successive evidenze della antica età del Bronzo, cui corrisponde la facies di Polada.
Nel 2013 ho completato la schedatura dei singoli reperti di tutti i complessi editi e attualmente sto elaborando un’analisi tipologica esaustiva finalizzata a cogliere i modelli condivisi da una o più comunità e le motivazione delle loro diverse elaborazioni, potendo i tipi dei manufatti subire modifiche nel tempo, in zone diverse o per differenti destinazioni, quali l’uso pratico e la deposizione in tombe. Soltanto con questo tipo di indagine potranno essere identificati i comportamenti dei protagonisti dell’epoca, i rapporti tra le varie aree in cui potranno essere identificati gruppi con connotazioni autonome e, infine, le problematiche connesse alla cronologia relativa, per non incorrere nell’interpretare una connotazione funzionale come una diversità cronologica o “culturale”.

Obiettivi:

Il progetto si propone una sintesi di tutte le testimonianze dell’antica età del bronzo riferibili alla facies di Polada, finora mai effettuata da altri autori, fondata su rinnovati criteri metodologici nell’analisi delle ceramiche introdotti e sperimentati dalla scrivente per altre epoche e finalizzata alla ricostruzione storica dell’età presa in esame, integrando lo studio dei manufatti con l’esame dei caratteri degli insediamenti, dei riti funerari e delle pratiche cultuali.

Project participants

Activities

Research facilities

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