Ultracorpi. Il Fantastico nelle arti dello spettacolo
ISSN Rivista:
2975-2604
Numero o Fascicolo:
1
Intervallo pagine:
40-53
Parole chiave:
dystopia; abstraction; reality; language; word.
Breve descrizione dei contenuti:
L’obiettivo di questo saggio è analizzare la trilogia distopica di Jean-Luc Godard. Le nouveau monde (1963), Alphaville. Une étrange aventure de Lemmy Caution (Agente Lemmy Caution: missione Alphaville, 1965) e Anticipation: l’amour en l’an 2000 (1967) rappresentano un viaggio in un futuro molto presente, privo di mostri, alieni o creature soprannaturali. L’immaginazione di Godard non si spinge oltre i confini di un reale che l’autore – soprattutto in Alphaville – si limita semplicemente a truccare per mezzo di un chiaroscuro espressionista, per poi svuotare Parigi – location di tutti i capitoli di questa trilogia – di quei colori, quei caffè e quelle insegne pubblicitarie che invece caratterizzano gli altri film urbani degli anni Karina. Questo saggio, in conclusione, dimostra come Godard collochi noi spettatori né nel presente né nel futuro, ma in una sorta di entre-deux: tra il figurativo e l’astratto, tra l’immaginazione e la realtà, tra la scienza e la fantascienza, tra il documentario e la finzione.