- Authors:
-
Baltieri, Nadia
- Title:
-
Euripide e la Nuova Musica. Tradizione e innovazione nella produzione letteraria della seconda metà del V sec. a.C.
- Year:
-
2013
- Type of item:
-
Doctoral Thesis
- Tipologia ANVUR:
- Altro
- Language:
-
Italiano
- Format:
-
A Stampa
- Keyword:
-
Euripide; Nuova Musica; generi lirici non drammatici
- Abstract (italian):
- La dissertazione propone uno studio comparativo della produzione lirica e drammatica della seconda metà del V sec. a.C. nell’ambito della cosiddetta Nuova Musica, soprattutto in riferimento alla produzione del tragediografo che, stando alle fonti antiche, era maggiormente in contatto con tale corrente poetico-musicale, ovvero Euripide. Obiettivo è quello di individuare le interazioni e le reciproche interferenze tra generi letterari che nella prassi classificatoria moderna appaiono come distinti (come il ditirambo, il nomos e la tragedia), evidenziando in particolare come Euripide, sia dal punto di vista retorico-stilistico sia sotto il profilo della prassi esecutiva, condivida le medesime scelte dei poeti lirici d’avanguardia. Un’analisi di alcuni frammenti di genere lirico e di passi dell’ultima produzione euripidea, condotta da un punto di vista linguistico, tematico e performativo, ha permesso di evidenziare l’esistenza di rapporti di scambio e di interferenza reciproca nelle seguenti caratteristiche:
1. Il manierismo: viene data vita a una dizione artificiosa ed estremamente raffinata. Evidenti sono infatti la ricerca di effetti fonici per mezzo di figure di suono e di parola quali l’allitterazione, l’anafora e l’anadiplosi, l’uso di termini composti, di neoformazioni e di un’aggettivazione con funzione puramente ornamentale, l’impiego di metafore ardite e la presenza di espressioni oscure o enigmatiche.
2. L’ arcaismo: si riscontrano casi di ripresa intenzionale di una terminologia desunta dalla tradizione poetica precedente, con la chiara intenzione di rinnovare e anzi di rivaleggiare con il modello di volta in volta preso a riferimento, alla scoperta di nuove forme e/o di nuove connotazioni semantiche. La tendenza all’arcaismo è individuabile anche nel riferimento nel testo alle danze circolari delle Nereidi, alle coreografie di delfini e ai moti degli astri: tali immagini possono costituire un rimando, almeno dal punto di vista formale, alla danza cultuale originaria, se non più specificatamente alle movenze del coro ciclico per eccellenza, vale a dire il ditirambo.
3. Il mimetismo: oltre all’impiego di una lingua poetica che si adegua ai virtuosismi musicali, contribuiscono a creare uno spiccato mimetismo orchestico-musicale non solo la presenza di casi di autoreferenzialità e di choral projection e, quindi, di lessico coreutico-musicale, ma anche le descrizioni di suoni e di movimenti, prodotti generalmente da elementi naturali, che sembrano evocare la performance scenica.
4. Il dionisismo: il ditirambo e il dramma della seconda metà del V sec. a.C. oltre a menzionare elementi evocatori dell’immaginario dionisiaco, quale il vino o il suono dell’aulós, caratterizzano gesti o parole come esito di una frenesia e di una forza violenta tale che, pur non essendo riconducibili all’invasamento del dio e non essendo esplicitamente paragonate alla follia bacchica, sono descritte in termini che rimandano inequivocabilmente a una idea di sfrenatezza tipicamente dionisiaca.
L’analisi condotta ha evidenziato che gli aspetti considerati più tipici della nuova corrente sono elementi propri anche della produzione di Euripide, che non si sarebbe limitato ad accogliere passivamente le novità introdotte dai nuovi ditirambografi ma fu egli stesso un influente sperimentatore e poeta della Nuova Musica.
- Product ID:
-
77010
- Handle IRIS:
-
11562/571151
- Deposited On:
-
May 13, 2013
- Last Modified:
-
October 25, 2022
- Bibliographic citation:
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Baltieri, Nadia,
Euripide e la Nuova Musica. Tradizione e innovazione nella produzione letteraria della seconda metà del V sec. a.C.
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