Una lezione dell'autore del seminale The Canons of Medieval Literature from the Middle Ages to the Twenty-First Century, «Analecta Romana» XLII (2017), pp. 47-64.
La conferenza si concentrerà su come e perché la letteratura classica romana tornò improvvisamente in circolazione nel periodo tra il 750 e l'825 circa. Si trattò di un fenomeno straordinario, poiché i classici romani erano stati praticamente ignorati per due secoli dopo il crollo del sistema scolastico romano intorno al 550. Gli studiosi carolingi non avevano bisogno dei classici come modelli linguistici: potevano semplicemente seguire l'esempio della Chiesa cristiana affidandosi agli autori cristiani (i padri latini) sia per la prosa che per la poesia. Inoltre, la letteratura romana era esplicitamente pagana o trattava questioni pratiche di un impero ormai scomparso da tempo. Allora perché accadde questo? Il contesto storico della rinascita dei classici fu l'alleanza dei Franchi con il Papato e la conquista del regno longobardo nel 774, ma i nostri documenti storici non ci consentono di comprendere i dettagli o addirittura le motivazioni alla base di questo processo. Nella conferenza verranno discussi i problemi e suggeriti alcuni possibili scenari.
La lezione sarà in italiano (Aula D4 Olimpia, Palazzo di Lettere) ed è accreditata per il Dottorato di Filologia Letteratura e SS dello Spettacolo, nonché per il Dottorato in SS Archeologiche, Storico-artistiche e Storiche.
Nella foto: Copenhagen, Det KGL Bibliotek, GKS 2021 4°: Lucanus, Pharsalia, f. 57v.
Titolo | Formato (Lingua, Dimensione, Data pubblicazione) |
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Conquista e appropriazione culturale: come i classici latini riemersero nell'epoca carolingia |
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