Si tratta del convegno conclusivo del progetto PRIN 2022 sull'archeologia del vino adriatico (ArcheoadWine). Il Progetto condotto dal Dipartimento di Culture e Civiltà dell'Università di Verona (PI Patrizia Basso) e dal Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna (Antonio Curci) in collaborazione con il CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Manna Crespan), ha studiato il vino dell'area altoadriatica fra età del Ferro e tardoantico attraverso un approccio innovativo che coniuga i tradizionali metodi dell'archeologia con le analisi archeobotaniche e del DNA antico dei vinaccioli raccolti con gli scavi (per lo studio del DNA si è lavorato in stretta relazione anche con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Ateneo veronese e in particolare con Diana Bellin). Un ulteriore interessante sistema di analisi che si è applicato nel corso del progetto è quello biomolecolare sui contenuti di strutture in pietra per la lavorazione e di recipienti in ceramica e legno per lo stoccaggio al fine di verificare l’uso di questi manufatti nella lavorazione e conservazione del vino.
Il Workshop prevede tre sessioni in cui appunto verranno presentati i dati dei tre diversi approcci metodologici applicati nel progetto, raffrontati con altre ricerche condotte nell'area e un'ultima sessione in cui verranno analizzati due siti campione, rispettivamente datati all'età del Ferro (Spina) e all'età romana (Domagnano - Repubblica di San Marino). Ogni sessione sarà presieduta da un chair di ampia fama internazionale che presenterà anche uno specifico contributo di carattere metodologico sulle tematiche oggetto di analisi.
| Titolo | Formato (Lingua, Dimensione, Data pubblicazione) |
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| locandina Workshop |
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